Di Ground Zero colpisce il Silenzio. Il Silenzio che ti accoglie appena esci dalla metro. Il Silenzio nel quale cammina l ‘immensità di persone che vedi con te attraversare la strada per arrivare al Memoriale . Arrivi li e non c’e’ più polvere, non c’e’ più ferro accartocciato, non c’e’ più cemento sbriciolato come cartapesta. C’e’ acqua che scorre, continuamente . Acqua che lava via,c he scorre nel centro di quelle due voragini enormi trasformate proprio con quell’ acqua che scorre e sembra voglia lavare via le brutture del mondo. ..e,poi, i nomi di chi non ne e’ uscito incisi…
Autore: Milene Mucci
Patty Smith..68 anni ed e’quasi meglio di venti e più anni fa. Mentre cantava pensavo alla ricchezza di certe generazioni di donne come la sua ma anche di quelle come la mia che l’hanno poi ascoltata al massimo del successo..Donne ricche del nuovo e del vecchio, un mix credo irripetibile negli anni a seguire anni in cui tutto forse è stato più chiaro e meno sofferto. Lei cantava, suonava la sua chitarra divinamente,i capelli grigi sciolti, l’ aria di chi ne ha davvero capite tante nel frattempo…e io pensavo che, pur con tutte le mie contraddizioni ed miei sbagli, non…
Papà Cervi che accarezza il suo mappamondo, quello voluto dai suoi figli insieme al trattore. di Milene Mucci C’è una foto in questo Primo Maggio che dovremmo tenere nel cuore. Un uomo ,anziano..le sue mani grosse ,nodose e vissute dal lavoro nei campi. Il gilet, il fazzoletto inserito con cura, il cappello. E poi ci sono i gesti. Una mano appoggiata su questo “mondo “, quel mappamondo voluto con forza insieme al trattore appena comprato,che gia’ solo quello sarebbe bastato ad esser moderni ed avanti di un passo a tantissimi..a tutti direi. Questo anziano signore che guarda questo mondo…
Ci sono donne che non mollano mai. Ma questo non mollare inquieta gli uomini. di Milene Mucci C’e’ una scena di un famoso film che mi e’ tornata in mente in questi giorni e mi ha aperto gli occhi con una sorta di illuminazione! Non so, sarà la primavera o il momento in cui tiri il fiato dopo mesi di impegno forte ed appassionato sempre in prima linea, ma, insomma, giorni fa rivedo per la millesima volta il finale di quel film..quello dove lei alla fine , mentre sta consegnando volantini contro l’ennesima guerra ad un tratto lo rivede, rivede…
Giornata di celebrazione..non di “festa. Io odio l’8 marzo. Dico sul serio, lo odio. Profondamente. Lo odio col suo carico di carovane di donne in libera uscita, lo odio con le sue mimose di plastica su scatole di cioccolatini, con quelle comprate a prezzo folle da fiorai Odio l’8 marzo con le sue celebrazioni settarie, le sue omissioni legislative durante tutto l’anno, gli organismi di partito ghettizzanti, usati solo come bacino di voti all’occorrenza. Odio l’8 marzo che lava la coscienza ad uomini distanti, violenti o solo semplicemente ignavi che lo usano come viatico per sentirsi bravi e solidali…
Storia di Sicilia, di realtà senza fronzoli, di mafia ma anche di speranza. Ad arrivare a leggere un libro che non sia un classico consolidato o un qualcosa battuto dalla grancassa dei media si puo’ arrivare per percorsi strani e diversissimi . Ecco per me la curiosita’ di leggere “Il manovratore occulto”e’ nata dal notare il cambio repentino di espressione dello sguardo proprio del suo autore, Sandro Maria Distefano, scrittore conosciuto a Catania e anfitrione in una giornata sull’Etna. Sguardo passato in una frazione di secondo dalla gioia del Bello che stava mostrando a noi turiste emozionate al Dolore…
“Catania, due amiche ed un fine settimana dolce come una cassata” Bisogna essere prudenti nell’avvicinarsi alla Sicilia. Avere fisico forte e mente sveglia..bisogna essere pronti insomma. La Sicilia, tutta, può pesarti , ribaltare quello che immagini di un Sud stereotipato e, nello stesso tempo, esserlo nel piu’ classico dei modi. Decidere all’improvviso come ho fatto io di andare a passare un fine settimana a Catania coinvolgendo una amica va fatto nella piu’ totale consapevolezza. Ragazze..potrebbe essere insostenibile per le emozioni! Bene, io mi sentivo pronta. Un amore siciliano ormai vintage, una buona parte di isola gia’ visitata e del tempo…
Catena Fiorello, l’ultimo libro “Un Padre e’ un padre” e la necessita’ di reperire altri parenti…. Ebbene si, fatevene una ragione conduttrici mielose di talk show o di programmi da buco della serratura che vorreste. Catena Fiorello solo come voce narrate della vita di suoi familiari ingombranti. Catena scrive, scrive libri ma non solo scrive..rendetevene conto…”e’ ” una scrittrice. Incredibile vero? Puo’ dire qualcosa, raccontare qualcosa e in maniera magistrale. Usare parole che scorrono come carezze sull’anima di chi legge, usare parole che entrano nel cuore di chi legge . E’ al suo quarto libro Catena, questo “Un padre…